Nel 2009 il SERVIZIO IGIENE e SICUREZZA sui LUOGHI di LAVORO ha ricevuto vidimazioni dei registri per 435 unità, nel 2008 sono state pari a 563 infortuni contro i 646 del 2007; il numero di sopralluoghi effettuati presso aziende sottoposte ad interventi di vigilanza per piani mirati (di comparto, di rischio, etc.) (edilizia, tatuaggi, parrucchieri, palestre), comprensivi di indagini ambientali, atti di polizia giudiziaria, etc., è passato dai 250 del 2007 ai 346 del 2008 e 337 nel 2009; il numero di piani di lavoro esaminati (amianto, edilizia) è passato dai 109 del 2007 ai 158 del 2008 e 227 nel 2009; il numero di aziende sottoposte ad interventi di vigilanza a seguito di esposti, segnalazioni, richieste della Magistratura che hanno richiesto eventuali atti di polizia giudiziaria, verbali di contravvenzione o comunicazioni di reato è passato dalle 143 del 2007 alle 137 del 2008 e 186 nel 2009, in aumento.
Si segnala che gli infortuni ricevuti e registrati sono passati dai 112 del 2007 ai 118 del 2008 a 97 nel 2009 registrando una diminuzione. Il numero di denunce per malattie professionali registrate è passato dalle 26 del 2007 alle 41 del 2008 e nel 2009 è stato pari a 67.
Il esposti pervenuti e passato dai 33 del 2007 ai 36 del 2008 e 30 nel 2009, gli esposti verificati sono passati dai 23 del 2007 ai 30 del 2008 e 2009.
Le indagini con carattere di Polizia Giudiziaria, per casi di malattia professionale, svolte su iniziativa o su delega ricevuta dalla Magistratura sono aumentate dalle 7 del 2007 alle 23 del 2008 e 40 nel 2009; mentre il numero di indagini con carattere di Polizia Giudiziaria, per casi di infortuni sul lavoro, svolte su iniziativa o su delega ricevuta dalla Magistratura è diminuito dalle 24 del 2007 alle 22 del 2008, ma aumentato nel 2009 con 42 casi (vedi tab. 3.5.4).
tab 3.5.4 – SERVIZIO IGIENE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO
Particolare rilievo è stato riservato allo sviluppo delle attività di prevenzione e controllo sugli insediamenti produttivi attuato dalla seconda metà del 2008 e 2009 mediante l’incremento degli specialisti in Medicina del Lavoro e dei tecnici di prevenzione affidati allo SPESAL.